IL MARCHIO DI LUSSO

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Difesa penale e lotta alla contraffazione

Zilio, Nicola

23 agosto 2011

pdf  / 99 Pagine in formato A4 (21X29,7 cm)

Panoramica della tutela penalistica dei marchi, con analisi della normativa di interesse e delle pronunce giurisprudenziali più significative degli ultimi anni e con alcuni spunti di riflessione sulle possibilità di incrementare la tutela della proprietà industriale.

30,00

  • editore: Exeo
  • collana: avanguardia giuridica
  • numero in collana: 11
  • isbn: 978-88-95578-69-9
  • sigla: MA11
  • categoria: MONOGRAFIE
  • tipologia: giuridica
  • genere: studio applicato
  • altezza: cm 29,7
  • larghezza: cm 21
  • dimensione: A4
  • funzioni permesse: Stampa: SI - Modifica: SI - Copia/Incolla: SI
  • protezione: digital watermarking
  • disponibità: illimitata
  • destinatari: professionale accademico
  • soggetto: diritto
CAPITOLO I - INTRODUZIONE
1. Il marchio del lusso come status symbol
2. Il fenomeno contraffattivo
CAPITOLO II - DISCIPLINA CODICISTICA
SEZIONE I - LE NORME SULLA CONTRAFFAZIONE
1. Il reato di contraffazione
2. La contraffazione e la vendita di prodotti con segni mendaci
3. Il momento consumativo del reato
4. L’utilizzatore finale della contraffazione
SEZIONE II - LA CONTRAFFAZIONE GROSSOLANA
1. Una fattispecie originale
2. Natura del reato di contraffazione
CAPITOLO III - I SOGGETTI
SEZIONE I - I SOGGETTI ISTITUZIONALI
1. La platea
2. La Polizia Locale
2. La Guardia di Finanza
3. L’Alto Commissario per la Lotta alla Contraffazione
4. Le autorità doganali
5. Le Autorità ministeriali
SEZIONE II - I SOGGETTI PRIVATI
1. Altagamma
2. Indicam
3. Centro Studi Anticontraffazione
4. Costituzione di parte civile degli enti rappresentativi
SEZIONE III - INTERNET E LA CONTRAFFAZIONE
1. I falsi nella rete
2. Ebay e le vendite on-line
SEZIONE IV - LE IMPRESE E LA CONTRAFFAZIONE: TRA CONTRASTO E RESPONSABILITÀ
1. Le vulnerabilità del mercato e la contraffazione
2. Un modello strategico
3. La contraffazione nel D.Lgs. 231/01
CAPITOLO IV - LE POSSIBILI SOLUZIONI ALTERNATIVE
1. L’esempio dei farmaci
2. Lo smaltimento della merce confiscata
3. L’implementazione dell’archiviazione doganale
4. Il coinvolgimento e l’impegno delle Province
5. Modifiche alla legge penale
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
APPENDICE GIURISPRUDENZIALE
BIBLIOGRAFIA

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Dopo la Legge 99/2009, la tutela penalistica dei marchi ha subito una piccola rivoluzione e l’atteggiamento della giurisprudenza, specie di legittimità, ha iniziato a segnare strade sempre più definite. L’intento dell’opera è quello di presentare una panoramica della normativa di interesse e delle pronunce giurisprudenziali più significative degli ultimi due anni, per verificarne le criticità e le problematiche applicative più rilevanti nella prospettiva penalistica sia dal punto di vista del contraffattore, che del titolare del marchio contraffatto. Il lavoro è completato da una sezione in cui sono presi in rassegna i vari soggetti, istituzionali e privati, che a vario titolo possano essere coinvolti dal fenomeno repressivo-contraffattivo, nonché da alcuni spunti di riflessione su possibili modi per incrementare ulteriormente la tutela della proprietà industriale.

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Molte sono le norme che il Legislatore ha previsto a tutela dei marchi e a repressione della contraffazione, ma le più dissuasive sono senza dubbio quelle contenute del codice penale agli artt. 473, 474 e 517 c.p. Questi articoli, tutti e tre recentemente novellati dalla L. 99/2009, puniscono condotte tra loro simili ma con distinzioni che sono ben state evidenziate dalla giurisprudenza più recente.
Il reato di contraffazione di marchio può essere considerato come lesivo dei soli diritti di privativa della proprietà industriale sottesi, oppure in una ottica più ampia come lesivo di più interessi. In una visione di plurioffensività si sottolinea come sono senza dubbio tutelate le privative sui marchi registrati, l’interesse alla regolarità del commercio, dell’industria, ma anche e soprattutto la pubblica fede, nella accezione più ampia che il termine può avere.
A seconda del livello di contraffazione dei prodotti detenuti o compravenduti, si applicheranno sanzioni diverse. Ciò che è contraffatto in modo smaccato consente infatti di escludere la ricorrenza di fattispecie di maggiore gravità e di lasciare spazio alle assai più miti sanzioni amministrative della legge 80/2005, come novellata dalla legge 99/2009. Invece, ove la merce compravenduta sia stata confezionata in modo tale da non rendere palese la sua origine contraffatta, il discorso dovrà essere fatto risalire a fattispecie di reato punite con gravose sanzioni penali.
L’acquirente di merce contraffatta rischia alternativamente di essere accusato di essersi procurato, senza le necessarie verifiche, merce di provenienza non genuina, ovvero di aver agito in piena consapevolezza dell’origine fasulla del prodotto o del marchio che lo contrassegna.
Il fenomeno della contraffazione coinvolge un’ampia platea di diversi soggetti che ricoprono ruoli distinti nella comune finalità di contrastare e combattere queste attività illecite. Non si ricordano, dunque, le sole figure direttamente interessate alla titolarità dei diritti inerenti il marchio, quali le aziende produttrici e le associazioni di categoria come Indicam e Altagamma, ma anche soggetti istituzionali espressamente deputati ad applicare la norme amministrative, civili e penali destinate alla lotta contro il fenomeno contraffattivo.

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